domenica 9 dicembre 2007

Oohh Taksin ..... com'è difficile dimeticarti


L’ex primo Ministro Taksin è stato trovato con le manine nella marmellata ed è stato allontanato con una azione forte come il Colpo di Stato, il suo Partito Thai Rak Thai è stato cancellato, esiliato… ma…. la sua è ancora la figura più forte del panorama politico nazionale.


Il suo nome capeggia sui titoli di tutti i giornali o trasmissioni televisive del Regno, la campagna elettorale è impostata su i proThakis e i controTaksin…. I programmi delle varie fazioni stanno perdendo importanza davati al primo sondaggio pubblico (via internet) che vede il PPP (creatura a lui legata) come vincente.


Non si capisce se il Taksin è uomo dalle mille risorse e grande gestore della comunicazione o se gli attuali contendenti alle Elezioni sono poveri imbelli che non riescono liberarsi da questa figura che li sovrasta come carisma. Probabilmente la realtà è a metà strada....


Taksin dal momento in cui è stato deposto e allontanato non si è dedicato alla bella vita nella sua residenza/reggia inglese, ma si è impegnato con sagacia ad una azione tesa a ricrearsi un’immagine credibile, ha telecomandare i suoi uomini in patria perché mettessero in rilievo le problematiche che il Governo provvisorio ha incontrato nella sua azione, a riorganizzare i fedelissimi, organizzare il dissenso e a costruire giochini di prestigio (leggi: Manchester City, Sondaggio Telematico ecc. ecc.) per re-ingraziarsi il pensiero debole che domina sulla popolazione tailandese e i Governi delle nazioni importanti dell’area che brillano per essere dei pirati della stessa pasta.

Dall’altra parte il Partito Democratico (la più vecchia forza politica del Paese) ha perso tempo non rinnovando la comunicazione ...... più efficace e ben indirizzata all' oppinione pubblica, che deve tenere conto del modus pensandi maturato in una popolazione che stà per rescindere definitivamente i legami dalle tradizioni, per avventurarsi in un non-pensiero derivante dalla pessima adozione della mentalità occidentale spinta all’eccesso di quei non-valori che lo stesso occidente ha già eliminato o che stà cercando di spurgare con sforzi enormi.

Da questo quadro confuso e fortemente caratterizzato dal plebiscito pro o contro il Taksin, si delinea la possibilità che dalle urne non esca una reale possibilità di Governare per tutti e quindi si afferma l’ipotesi di un Governo di Unità Nazionale o della Riconciliazione (e anche qui il Takisn ha già anticipato le tappe dando la sua PERSONALE disponibilità) che accompagni il paese per qualche anno fuori da questo impasse.

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