venerdì 30 novembre 2007

Nong Tum una storia “diversa”


Leggero come una farfalla, pungente come un’ape, amava definirsi Muhammad Ali.
Chissà se questa frase leggendaria è stata fonte di ispirazione per Parinya Charoenphol, il supercampione di boxe tailandese, la cui vicenda umana può facilmente essere paragonata alla parabola della crisalide che si trasforma in farfalla.

Parinya, nasce ventitré anni fa nel nord della Tailandia dove cresce felice coltivando litchi assieme alla sua famiglia. Già da bambino però, più o meno verso i sette anni, comincia a provare un forte interesse per i trucchi e la bigiotteria della sorella maggiore.
La famiglia, pur non ostacolando questa sua propensione, lo manda a studiare in un convento buddista con la speranza che impari i segreti della Muay Thai, da noi conosciuta come boxe tailandese, lo sport nazionale che da sempre appassiona il padre di Parinya.

Un po’ per compiacerlo, un po’ perché ci prende gusto, il ragazzo dimostra presto di possedere un talento non comune per questa arte marziale che annovera tra i suoi temibili colpi, 15 tecniche di pugni, 15 di ginocchio e 24 di gomito, 14 tipi di calci e un'infinità di prese, leve e proiezioni.
Insomma, uno sport non certo adatto alle femminucce.

A dodici anni Parinya rinuncia alla vita monastica per praticare la boxe a livello agonistico e per vivere apertamente la sua condizione di “Katoey”, termine tailandese che in italiano si potrebbe tradurre con “femminiello”.
Immaginatevi la sorpresa dei suoi primi avversari che una volta saliti sul ring dovevano affrontare uno sfidante truccato, ingioiellato e pettinato come una ragazza.
Dotato di un micidiale montante a cui fa seguito un rituale bacio consolatorio al perdente, Parinya stravince: 60 knockout su 62 incontri.

In Tailandia è considerato un idolo quando all’improvviso nel 2000 decide di lasciare la boxe.
Già perché lo sportivo appena diciannovenne, ha finalmente guadagnato abbastanza per raggiungere il suo vero scopo: l’operazione per il cambiamento di sesso.


La sua singolare storia è diventata un film intitolato “Beautiful Boxer” nel quale la stessa Parinya, oggi avvenente insegnante di teatro, recita in un piccolo cameo.
Beautiful boxer, il cui sottotitolo è “combatte come un uomo per poter diventare una donna” è diretto da Ekachai, regista già conosciuto per “Satree Lek” il film di maggiore successo nella storia del cinema tailandese.
Uscito sul mercato internazionale con il titolo “Iron ladies”, signore di ferro, il film era ispirato alla vera storia di una squadra di pallavolisti gay che decidono di fare outing scendendo in campo vestiti da donna.

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